Una casa stampata in 3D di 30 mq, che è possibile realizzare in solo dieci giorni al costo di 900 euro? Vi sembrerà impossibile, ma è esattamente il modello architettonico sostenibile presentato da Wasp a Massa Lombarda (Ra).
Si tratta di una casa stampata in 3D e fatta con materiali naturali a Km 0 e con la terra cruda come principale legante. È Gaia, un caso studio di costruzione presentato in occasione dell’evento “Viaggio a Shamballa” e della conferenza “A call to save the world”. La principale fonte di ispirazione per la progettazione di un modello di sviluppo sostenibile e a basso costo, è stata la vespa vasaia come spiega Massimo Moretti, ceo Wasp.
Gaia, denominata tale per l’utilizzo di terra cruda, può essere considerata un nuovo modello architettonico ecosostenibile con particolare attenzione all’impiego di materiali naturali di scarto. Tale scarto proviene dalla filiera produttiva del riso e permette la realizzazione di murature particolarmente efficienti dal punto di vista bioclimatico. Alla ricerca ha collaborato anche RiceHouse, startup italiana che opera nel campo della bioedilizia attraverso l’uso degli scarti provenienti appunto dalla produzione del riso. Tiziana Monterisi, ceo RiceHouse, ha spiegato come Gaia sia stata realizzata esclusivamente con materiali naturali quali terra cruda, paglia trinciata, lolla e legno rendendo la casa stampata in 3D altamente performante dal punto di vista energetico e ambientale.
RiceHouse ha fornito le fibre vegetali con le quali Wasp ha sviluppato una mescola composta per il 25% da terreno prelevato in sito (30% argilla, 40% limo e 30% sabbia), per il 40% da paglia di riso trinciata, per il 25% da lolla di riso e il 10% da calce idraulica. Il risultato è un modulo dalle alte prestazioni con un impatto ambientale quasi nullo perché non necessita né di riscaldamento né di un impianto di condizionamento, in quanto mantiene al suo interno una temperatura mite e confortevole sia d’inverno che d’estate, grazie anche all’orientamento a Sud-Ovest ed altri accorgimenti sui materiali.
L’involucro esterno, completamente stampato in 3d è stato progettato con la finalità di integrare al proprio
interno i sistemi di ventilazione naturale, di isolamento termo-acustico e di impiantistica. La realizzazione dell’involucro stampato in 3d, per un totale di 30 mq di parete dallo spessore di 40 cm, ha richiesto complessivamente 10 giorni, con un costo totale dei materiali di 900 €.
Sulla base dei dati sperimentati con Gaia è possibile immaginarsi in maniera concreta nuovi scenari economici, in cui un ettaro di risaia coltivata è in grado di produrre 100 mq di superficie costruita.
L’esperienza di Gaia offre l’occasione per divulgare le molteplici potenzialità che la stampa 3d può ancora esprimere grazie alle risorse presenti nel territorio agricolo mondiale, garantendo livelli minimi di impatto ambientale a fronte di infinite soluzioni progettuali, indispensabili per le nuove frontiere dell’abitare.